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Liturgia

25 Febbraio 2024

II DOMENICA DI QUARESIMA / B

Domenica 250224 ANTIFONA D’INGRESSO    Di te dice il mio cuore: "Cercate il suo volto". l tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. (Sal 27,8-9).

 

 COLLETTA     O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 

SULLE OFFERTE    Si rinnovi, Signore, la nostra vita e col tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio, che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE    "Questi è il mio Figlio prediletto; nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". (Mt 17,5; Mc 9,7; Lc 9,35)

 

 DOPO LA COMUNIONE     Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri ti rendiamo fervide grazie, Signore, perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.

 

 

PRIMA LETTURA (Gen 22,1-2.9.10-13.15-18)

Il sacrificio del nostro padre Abramo.

Dal libro della Genesi

In quei giorni Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò". Abramo si mise in viaggio.
Essi arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna. Poi stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose "Eccomi!". L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio: Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: "Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 116)

Salmo 250224 Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. R.

Sì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella; hai spezzato le mie catene. A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. R.

Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. R.

 

 

 

 

 

SECONDA LETTURA (Rm 8,31-34)

Dio non ha risparmiato il proprio Figlio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, che diremo? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?
Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica.
Chi condannerà?
Cristo Gesù, che è morto, anzi, è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Mc 9,7)

R. Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: "Questi è il mio Figlio prediletto: ascoltatelo".

R. Lode e onore a te, Signore Gesù!

 

+ VANGELO (Mc 9,2-10) Questi è il mio Figlio prediletto.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli.
Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè, che discorrevano con Gesù.
Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: "Questi è il Figlio mio prediletto: ascoltatelo!".
E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.

Parola del Signore.

 

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