Museo di Messina
Museo "Annibale Di Francia"
di Nicola Bollino
Negli ambienti dell' Istituto Antoniano di Via Cesare Battisti 279 è stato realizzato il nuovo Museo "Annibale Maria Di Francia". Esso ricopre la superficie di 600 mq.
La sua originalità è costituita dalla ricostruzione su scala 1/2 dell'intero "Quartiere Avignone" così come lo trovò Padre Annibale nel primo incontrò coi poveri "mignunara".
L'opera è stata realizzata in due anni su progetto dell'Arch. Ing. Livio Lucà Trombetta e la consulenza storica ed artistica del rogazionista P. Nicola Bollino.
Il Museo è stato inaugurato il 1° luglio del 2000 alla presenza di Mons. Ignazio Cannavò arcivescovo emerito di Messina, il Presidente della Provincia Dott. G. Buzzanca, di numerose autorità religiose, civili e militari.
Il Museo ripropone la figura e l'Opera di un insigne messinese "Padre degli orfani e dei poveri" nonché "Apostolo della preghiera per le vocazione e vero anticipatore della moderna pastorale delle vocazioni".
Il percorso espositivo inizia con un lungo corridoio che fa da anticamera sia al "Presepe nel Quartiere Avignone" che al vero e proprio Museo.
Il visitatore viene immesso, come per incanto, in un'altra dimensione quando la porta d'ingresso si chiude alle spalle. Siamo in Via Porta Imperiale con le rotaie del tram, le case che si affacciano sul "quartiere", il calessino di "Don Ciccio" e l'ingresso a Via del Valore. Da qui il visitatore ammira i tre vicoli sulla destra, l'albero dell'eucaliptus, la campanella, il lampione e le bacheche collocate, con sapiente equilibrio di forme e di luce sia all'interno che all'esterno delle "casette". Si possono ammirare sia gli utensili del "quartiere" risalenti ai primi tempi che quelli delle prime attività della tipografia, la sartoria, la calzoleria, il ricamo ecc.
Uno spazio speciale è riservato ai ricordi del "Padre" comprendenti gli effetti personali, la sua biancheria, gli abiti liturgici, oggetti personali, gli strumenti di penitenza, foto e stemma di famiglia.
Di rilievo è il "crocevia della santità". Nelle "Casette Avignone" hanno visitato quella "povertà santificata" diversi santi oltre al Padre: San Luigi Orione, Santa Rosa Gattorno e diversi Servi di Dio di cui è in corso la causa di beatificazione. Si possono ammirare le loro foto e "i ricordi" del loro passaggio.
Da segnalare la "Cappella del transito" in cui si ammira la cassa in cui è stato conservato il suo corpo per 63 anni, il crocifisso che aveva tenuto con sé, il calco del suo volto dopo la ricognizione. Il suo passaggio sulla terra aveva per destinazione il cielo.
In fine il visitatore ammira la "stanza del Padre" ricostruita nei minimi particolari sulle indicazioni di un testimone oculare.
L'impressione che suscita la visita al Museo è di trovarsi in una dimensione fuori del tempo, come un ritorno al passato fatto di suoni, odori e vibrazioni e in fondo ti aspetti che da un momento all'altro da uno dei vicoli del "Quartiere" esca Padre Annibale nel suo lungo mantello.