Scheda Animazione N. 10 Dicembre 2020
Il dono di Natale
"Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio" (Is 9,5).
I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita)
II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni
2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°. Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).
III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni".
tutta le sue dimensioni.
Misteri gaudiosi
1° Mistero gaudioso: L'annunzio dell'angelo a Maria.
- Perché ascoltando gli annunci dei profeti sulla nascita del Salvatore, il nostro cuore si apra alla speranza della salvezza.
2° Mistero gaudioso: La visita a S. Elisabetta.
- Perché la celebrazione del Natale non sia una festa di luci e di dolci, ma un dono che riceviamo nel cuore per la redenzione nostra e di tutta l'umanità.
3° Mistero gaudioso: La nascita di Gesù.
- Perché il Bambinello del presepe sia un segno che ci richiami il dono del Padre che ha mandato il suo Figlio è sceso tra gli uomini.
4° Mistero gaudioso: La presentazione al tempio.
- Perché nelle liturgie natalizie scopriamo il dono che il Padre ci ha fatto per riconquistarci come sua famiglia, attraverso la luce che emana nel mondo.
5° Mistero gaudioso: Lo smarrimento e ritrovamento di Gesù nel tempio.
- Perché il pensiero della nascita del Figlio di Dio possa spingerci a ritrovarlo quando l'abbiamo smarrito nella nostra vita spirituale.
Il S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
IV. Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati...
V. Impegno dei mesi di dicembre: che durante le feste natalizie rinunciamo per le vocazioni a qualche dolce che particolarmente.
Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa
La parola del Padre
Il dono di Natale
Il Natale come dono del Padre Celeste all'umanità è il prototipo di tutti gli altri doni che la venuta del Figlio di Dio fa agli uomini. Un esempio di questi doni è nella vita di S. Annibale nel 1889 a causa delle necessità che il santo messinese trovava nella gestione dei poveri e dei bambini. Egli scrive una letterina a Gesù Bambino per chiedere i doni di cui aveva bisogno, da cui emerge la sua profonda fede e semplicità, sia nel chiedere che nel ringraziare. Infatti alcuni giorni dopo il Natale scrive un'altra letterina di ringraziamento a Gesù Bambino. Qui di seguito abbiamo stralciato sia la richiesta che il ringraziamento per le grazie ricevute:.
1. "... O adorabilissimo Bambino Gesù! In questa notte che ricorda il vostro Santo Natale, io depongo ai piedi vostri questa misera lettera, e vi supplico che vogliate prendere in considerazione il misero stato di questa Pia Opera! Io Vi prego dall'intimo del mio cuore, o Signore, che vogliate affrettare per noi il tempo della vostra divina misericordia! Ne moréris, Domine, ne moréris! Illuminateci, o Signore, che volete che facciamo. Muovete i cuori efficacemente perché ci aiutino a crescere. Piantate qui in mezzo a noi il vostro regno. Salvate questa Comunità. Mitte, Domine, óbsecro, quem missurus es, quem missurus es, quos et quas missurus es! Ecco, o dolcissimo Bambino le grazie che vi domando, deh, non me le negate! Io ve le chiedo per amore della Santissima Vergine Immacolata e del glorioso Patriarca San Giuseppe, mentre, umilmente prostrato ai vostri piedi, mi dichiaro.
Messina, 24 dicembre 1889 Vostro umilissimo servo e figlio
Canonico Annibale Maria Di Francia"
(Scritti vol. I pagg. 195-197).
2. Offerta della santa Messa in ringraziamento
"Che cosa renderò al Signore per tutte le grazie che mi ha fatto? Così diceva il santo profeta Davide, e così ripetiamo noi: che vi renderemo, o Signore, per tutte le grazie che vi è piaciuto concederci? Il vostro profeta diceva: Prenderò il calice della salvezza e invocherò il Nome del Signore. Or qual è mai questo calice di salvezza se non Voi stesso nel gran sacrificio della santa Messa? Dunque, questo santo sacrificio noi vi presentiamo quest'oggi a ringraziamento di tutte le grazie che in questi giorni ci avete concesse. Accettate, o Signore, questo prezzo di infinito valore, e pagatevi coi vostri stessi meriti, per tutte le grazie che per i vostri meriti vi siete compiaciuto accordarci. Amen (Ibidem).
Messina, 26 dicembre 1889"