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VoltoCenacoli Padre Annibale

Comunicazioni 05

Scheda Animazione Febbraio 2021

 

 

 

Scheda Animazione N. 2 Febbraio 2021

 

L'uomo di oggi e la sofferenza

 

"Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo" (Sal 126,5).

 

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita)

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni
2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni".
tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri gaudiosi

 

1° Mistero gaudioso: L'annunzio dell'angelo a Maria.
- Perché l'annuncio della buona novella sia un segno di soccorso per le sofferenze dell'uomo.

 

2° Mistero gaudioso: La visita a S. Elisabetta.
- Perché il ringraziamento di Maria nel Magnificat riguardo alla misericordia di Dio verso i "padri", l'accogliamo anche nel nostro tempo.

 

3° Mistero gaudioso: La nascita di Gesù.
- Perché l'evento dell'Incarnazione sia colto da tutti noi come soccorso di Dio sia per la vita presente che per quella futura.

 

4° Mistero gaudioso: La presentazione al tempio.
- Perché la presenza del Salvatore nel mondo brilli come luce di salvezza e di guarigione per tutte le sofferenze dell'uomo.

 

5° Mistero gaudioso: Lo smarrimento e ritrovamento di Gesù nel tempio.
- Perché nelle sofferenze che sopportiamo in questo tempo di pandemia ci soccorra la grazia di Dio e la fede.

 

Il S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).

 

IV. Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati...

 

V. Impegno dei mesi di febbraio: offrire un digiuno per la guarigione fisica e morale dei sacerdoti e dei/lle consacrati/e.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

La parola del Padre

 

L'uomo di oggi e la sofferenza

 

Rilievi essenziali sono che P. Annibale sollecita i nobili e gli aristocratici della città a soccorrere i poveri e a sostenere con i loro beni le opere di beneficenza. Scrive partendo dal sentimento di compassione santificato dal Cristianesimo. E' un sentimento che promuove la beneficenza dei bisognosi in numerosi modi.
"Uno dei più nobili sentimenti del cuore umano è la compassione delle altrui sventure. Il Cristianesimo ha santificato questo sentimento, il quale in tanti secoli è stato fonte inesausta d' innumerevoli opere di beneficenza.
La storia del Cristianesimo ci offre ad ogni pagina i fatti luminosi della carità in vantaggio dell'umanità derelitta.
Le città cattoliche dell'uno e dell'altro mondo, presentano i più splendidi monumenti della beneficenza cristiana, e si rimane spesso compresi di profonde ammirazioni dinnanzi ai più umanitari istituti, i quali, svariati per numero e per forma, raccolgono ogni sorte di miseria, e riparando ad ogni sorte di sofferenza. Qua sono vasti ospedali per gli incurabili, ivi per gli infermi adolescenti, altrove per tutta sorta di ammalati, altrove per i soli convalescenti; là sono collegi per Accattoncelli, Pii ritiri per vergini, altri di riabilitazione per le infelici decadute, Case di rifugio, Case d'educazione, stabilimenti per poveri e così via dicendo.
Nella nostra Italia, per non parlare d'altre civili Nazioni, vi ha cospicue città in cui le Opere di beneficenza non sono punto scarse. In Napoli la carità cattolica abbraccia migliaia di derelitti, e vi ha fondazioni per ogni sorte d'indigenza. In Torino sono famose le opere di D. Bosco, ed anche di più il "Cottolengo" vero spettacolo di beneficenza e di umanità!
E' bello talvolta il considerare il modo tutto mirabile come tali opere di carità crescono e si sviluppano. Per lo più il loro principio è pochissima cosa: una meschina iniziativa, un lento procedere fra stenti e fatiche, ma in seguito si ammirano le meraviglie della divina provvidenza che estende e dilata le umili fondazioni. Così vanno le opere di Dio, per vie tutte opposte all'umana sapienza! ....."
("La Parola Cattolica", 18 Febbraio 1882).

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