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VoltoCenacoli Padre Annibale

Comunicazioni 05

Scheda Animazione Febbraio 2019

 

Scheda Animazione N. 2 Febbraio 2019

 

'La fedeltà'

 

"... non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22, 42).

 

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita).

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni 2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni" tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri dolorosi

 

1° Gesù suda sangue nell'orto del Getzemani.
- Perché nella esperienza della nostra vita cristiana sappiamo ripetere con il Signore "sia fatta la tua volontà".

 

2° La flagellazione di Gesù.
- Perché nel permanere delle situazioni difficili della nostra vita, restiamo fedeli alla vocazione alla quale siamo stati chiamati.

 

3° La coronazione di spine.
- Perché sappiamo condividere con il Signore le prove e i dolori fisici e morali.

 

4° Gesù sale al Calvario carico della croce.
- Perché la croce portata da Gesù sulla via del Calvario, ci conforti nelle prove dolorose della vita.

 

5° Gesù muore in croce.
- Perché la morte di Gesù in croce ci meriti la forza di rinunciare alla superbia, al potere e alle passioni.

 

ll S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
• Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati.
• Impegno del mese di febbraio: offrire per le vocazioni claustrali il digiuno del mercoledì delle ceneri e del venerdì santo.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

Il Pensiero del Padre

 

La fedeltà

 

Una Il tema di questo mese "La fedeltà" è ampiamente presente negli scritti di P. Annibale, nelle "Dichiarazioni" è utilizzato per sottolineare la fedeltà alla Chiesa e al Sommo Pontefice. Il documento è datato e firmato a S. Pier Niceto il 1910.

 

... per primo dichiaro che quale cristiano, per grazia del Signore, quale Sacerdote indegno della Chiesa Cattolica, quale appartenente ad una Congregazione che ha per obbietto primario l'incremento del Sacerdozio, io mi protesto che avrò il più grande rispetto, la più illimitata soggezione e subordinazione verso il Sommo Romano Pontefice. Lo riguardo e lo riguarderò sempre fino allo ultimo respiro della vita, come la Persona stessa di N. S. G. C. e con lo stesso amore lo amerò e ubbidirò.

Tutti gli interessi del Sommo Pontefice saranno gli interessi vivissimi del mio cuore; le sue parole siano pure dette fuori Cattedra, e in semplice conversazione, saranno per me oracoli di eterna salute. Tutte le opinioni e i modi di pensare del S. Padre saranno regola delle mie opinioni e dei modi di pensare, per le quali e pei quali cambierò giudizi e sentimenti miei propri.

I dolori e le pene del Sommo Pontefice saranno pene e dolori miei.

Nella predicazione, nelle confessioni, nelle conversazioni istillerò ad altri questi miei sentimenti di sudditanza illimitata e di affetto pel Vicario di Gesù C. Nelle mie meschine preghiere, specialmente nella S. Messa, nel ringraziamento, nella recita del Divino Ufficio, nell'Orazione, nel S. Rosario, il mio primo obbietto sarò il Sommo Pontefice, e tutte le di lui sante intenzioni. Se il Santo Padre emana delle Encicliche e fa dei discorsi ed io ho il bene di leggerli, mi studierò di entrare in tutti suoi sentimenti, ed obbedire esattamente a quanto Egli comanda ed esorta.

La persona del Santo Padre sarà per me sacra ed adorabile, e se potrò avere la sorte di vedere qualche volta il Sommo Pontefice, riputerò come mia immensa fortuna il potere baciare e ribaciare i suoi venerabili Piedi, ed anche la polvere che questi calpestano.

Tutto questo dichiaro, 1° perché riconosco essere volontà del S. N. G. C. che così si onori, si ami e si obbedisca il suo Vicario, ritenendo il Signore tutto ciò come fatto a se stesso; 2° perché tutto questo è di nostra regola, ed ispirito dominante di questo umile Istituto; 3° perché io lo sento profondamente ed intimamente; 4° perché riconosco che da questa soggezione e perfetta sudditanza al Sommo Pontefice proviene ogni benedizione da Dio ed ogni bene ad ogni Istituto ed ogni anima; e che al contrario, l'indebolimento di questa soggezione e sudditanza, sotto il pretesto di inopportune distinzioni tra ex catedra e non ex catedra, tra persona e sacro carattere, è principio di gravissime cadute per individui, e di rovina per la Comunità.
(Le Quaranta Dichiarazioni e Promesse p. 41)

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