Scheda Animazione N. 03 Maggio - Giugno 2025
Mitezza
"Imparate da me, che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per la vostra vita" (Mt 11,28-29).
I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita)
II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni
2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°. Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).
III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni".
tutta le sue dimensioni.
Misteri gaudiosi
1° Mistero gaudioso: L'annunzio dell'angelo a Maria.
- Perché l'annuncio gaudioso dell'Arcangelo Gabriele a Maria ci stimoli a comunicare a quanti incontriamo motivi di serenità e di pace.
2° Mistero gaudioso: La visita a S. Elisabetta.
- Perché nei nostri incontri con familiari ed amici riusciamo a comunicare concretamente, con naturale atteggiamento, le buone notizie della società e della comunità cristiana.
3° Mistero gaudioso: La nascita di Gesù.
- Perché nel nostro tempo la nascita del Bambino Gesù a Betlemme susciti ancora nei cuori e nella società motivi di grande giubilo e speranza.
4° Mistero gaudioso: La presentazione al tempio.
- Perché il mistero della presentazione del Bambino Gesù al tempio faccia accogliere anche a noi il profetico annuncio del santo vecchio Simeone "Luce per illuminare le genti e gloria del suo popolo Israele".(susciti in noi meraviglia e stupore per il profetico incontro.
5° Mistero gaudioso: Lo smarrimento e ritrovamento di Gesù nel tempio.
- Perché l'esempio di Maria e Giuseppe che cercavano il fanciullo Gesù smarrito a Gerusalemme susciti in noi il desiderio di ritrovare l'amicizia con Gesù, Signore della nostra vita.
Il S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
IV. Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati...
V. Impegno dei mesi di Maggio e Giugno: contemplare una immagine della Sacra Famiglia e recitare 3 Gloria al Padre.
Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa
La parola del Padre
Mitezza
Nel Per cogliere nella sua essenza lo spirito della mitezza negli scritti di P. Annibale, prendiamo in esame il testo di una lettera dell'11 ottobre 1910 indirizzata al Vescovo di Gravina (BA), Mons. Nicola Zimarino. E' un testo impegnativo e complesso perché tratta della complicata questione delle fondazioni di Don Eustachio Montemurro di Gravina. P. Annibale viene consultato dal vescovo sulla complicata vicenda e risponde con una lunga lettera il cui valore evangelico della mitezza viene espresso diffusamente nei contenuti. Ecco alcuni rilievi:
Mitezza come fede
"..... Venendo alle cose del Montemurro, ho voluto dare tempo alla preghiera, e nella mia indegnità, dall'intimo del cuore ho presentato all'Altissimo nella Santa Messa le angustie dell'apostolico animo della Eccellenza Vostra oltre che ho posto più volte la intenzione nelle odierne preci delle creature innocenti dei miei Orfanotrofi, le quali pregano per tutte le intenzioni che io metto. Considero profondamente le perplessità assai giustificate della Eccellenza Vostra perché certamente è grave la responsabilità di un Vescovo dinanzi ad un'Opera nascente che domani potrebbe abortire in un'Opera disordinata, scorretta, non proveniente da Dio, ma dall'umana illusione e caparbietà ....."
Mitezza come speranza
"..... Ma in ogni modo quand'anche l'Opera del Montemurro non dovesse riempire il mondo da un capo all'altro, pure quand'anche il Signore l'avesse destinata a coadiuvare un numero di Parrocchie nelle Puglie, o in Italia, certo che sarebbe un'Opera di un'importanza non comune. Stiamo a vedere quello che farà il Signore che spesso fa sorgere grandi Opere da dove meno ce l'aspettiamo e che altre volte è Lui stesso che le nasconde nei primordi per i suoi altissimi fini, o per far tribolare quelli che le fondano, e i Vescovi che ci hanno parte ....."
Mitezza come discernimento
"..... Io non so se anche a Gravina [in Puglia] avvenga qualche cosa di simile per parte del Clero. Ma è molto meglio che la Eccellenza Vostra se la intenda con Nostro Signore nella santa orazione e nella Santa Messa, anziché sentire altri, perché è impossibile che Nostro Signore non Le dia col tempo dei lumi chiari, quando la Eccellenza Vostra con quella umiltà che è gemma del suo spirito, con Fede e con santa imparzialità, lo pregherà; pregherà il Cuore Santissimo di Gesù e la Sua Santissima Madre! ....."
Mitezza come condivisione
"..... Ma io m'inoltro troppo. Questa volta ho proprio stancato la pazienza della Eccellenza Vostra; ma mi vorrà compatire, perché mi sento tanto onorato della confidenza della Eccellenza Vostra e tanto vivo interesse sento per le sue titubanze e perplessità, che vorrei trovarmi, oh quanto volentieri! alquanti giorni con la Eccellenza Vostra per sentire tutto, tutto e poterle sottomettere, in santa conversazione, i miei sentimenti e i miei pensieri. In questi tempi ciò si presenta un po' difficile, ma in appresso, se Dio vuole, mi procaccerò tanto bene ....."
(Epistolario di Ciro Quaranta vol.2 pagg. 503 e segg.)