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Traccia Gennaio 2014

Traccia di Gennaio 2014

“Onora tuo padre e tua madre”.

La pastorale per la crescita della coppia e della famiglia.

Introduzione

La Famiglia Rog partecipa con la chiesa alla realizzazione del Regno di Dio. E’ suo compito; inscritto nel carisma del Rogate che ci caratterizza e ci chiama, come figli di Sant’Annibale, ad accompagnare con saggezza e con amore paziente gli sposi e le famiglie, in modo particolare quelle in difficoltà.

DPF 92-97.

92. Con la celebrazione del matrimonio, la coppia e la famiglia iniziano un cammino di progressiva attuazione dei valori e dei compiti del matrimonio stesso: un cammino che si snoda in diverse tappe e che è orientato verso la piena rivelazione e realizzazione del Regno di Dio. Questo processo provoca la sollecitudine pastorale dell'intera comunità cristiana, chiamata ad accompagnare con saggezza e con amore paziente gli sposi e le famiglie e a saper diversificare le proposte ad essi rivolte. La coppia e la famiglia diventano così oggetto e termine della cura pastorale della Chiesa.

93. Scopo di tutta questa azione pastorale è la crescita della coppia e della famiglia, aiutate a vivere la loro specifica vocazione e missione, perché giungano a condurre una vita ogni giorno più santa e più intensa. Si tratta di favorire la maturazione umana e di fede di ogni coppia e di ogni famiglia, nella prospettiva di un loro maggiore inserimento nella vita ecclesiale e sociale. In tal modo, i coniugi potranno riscoprire e vivere il loro ministero in armonica collaborazione con tutti gli altri ministeri e le famiglie eserciteranno il compito loro proprio nella Chiesa e nella società, quali soggetti attivi e responsabili.

94. Questa attenzione specifica della pastorale familiare si presenta ancora oggi come particolarmente urgente, sia in rapporto alla situazione contemporanea, nella quale non accennano a diminuire le insidie che lacerano il tessuto familiare e ne minano la naturale e soprannaturale unità disgregando i valori morali su cui essa si fonda e si sviluppa, sia a partire dalla consapevolezza dell'importanza della famiglia e della sua missione nella Chiesa e nella società.

95. Responsabile di questa azione pastorale è l'intera comunità ecclesiale, in tutte le sue componenti e nelle sue varie articolazioni. L'azione pastorale, infatti, «è sempre espressione dinamica della realtà della Chiesa, impegnata nella sua missione di salvezza». Di conseguenza «anche la pastorale familiare – forma particolare e specifica della pastorale - ha come suo principio operativo e come protagonista responsabile la Chiesa stessa, attraverso le sue strutture e i suoi operatori».

95. L'accompagnamento e il sostegno delle coppie e delle famiglie, inoltre, devono essere universali e progressivi. Ogni famiglia e tutte le famiglie, nella loro quotidiana esistenza, hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa. Per questo «la sollecitudine pastorale della Chiesa non si limiterà soltanto alle famiglie cristiane più vicine, ma, allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo, si mostrerà ancor più viva per l'insieme delle famiglie in genere, e per quelle, in particolare, che si trovano in situazioni difficili o irregolari». Per lo stesso motivo inoltre, cioè proprio perché si fa attenta al vissuto quotidiano di ogni famiglia, «l'azione pastorale della Chiesa deve essere progressiva, anche nel senso che deve seguire la famiglia, accompagnandola passo passo nelle diverse tappe della sua formazione e del suo sviluppo».

97. In tale prospettiva, la pastorale familiare, in modo organico e sistematico, deve assumere un ruolo sempre più centrale in tutta l'azione pastorale della Chiesa, dal momento che, di fatto, quasi tutti gli obiettivi dell'azione ecclesiale o sono collocati entro la comunità familiare o almeno la chiamano in causa più o meno direttamente. Sotto questo profilo, la famiglia è di sua natura il luogo unificante oggettivo di tutta l'azione pastorale e deve diventarlo sempre di più, sicché dovrà diventare abitudine acquisita considerare i riflessi e le possibili implicazioni familiari di ogni azione pastorale che viene promossa. La pastorale familiare, in altri termini, è e deve essere innestata e integrata con l'intera azione pastorale della Chiesa, la quale riconosce nella famiglia non solo un ambito o un settore particolare di intervento, ma una dimensione irrinunciabile di tutto il suo agire. Tuttavia, la stessa pastorale familiare domanda l'attuazione di iniziative e attenzioni particolari e specifiche, rivolte a quanti si preparano alla vita matrimoniale, agli sposi e ai membri della famiglia.

Riferimento biblico: 1Cor 12, 1-11.

1 Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell'ignoranza. 2Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. 3Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire: "Gesù è anàtema!"; e nessuno può dire: "Gesù è Signore!", se non sotto l'azione dello Spirito Santo.

4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

La Parola del Padre

La famiglia

Come al solito il tema, nei termini della pastorale moderna è difficile ritrovarlo negli scritti del Padre. Ci accontentiamo delle analogia che riguardano la famiglia.

Il testo di questo mese sulla pastorale familiare è tratto dal “Discorso di nozze” del giugno 1883 tenuto dal Padre a Messina. Si percepisce da tutto il contesto la motivazione nel promuovere il Regno di Dio all’interno della famiglia e in rapporto ai figli. Riportiamo qui il passaggio riguardante gli obblighi della famiglia:

           “…Ecco i grandi obblighi che avete l’uno verso dell’altra. Ma che vi dirò io degli obblighi che voi potrete avere un giorno non lontano se al buon Dio piacerà di darvi figliuoli? Oh, allora sarà obbligo strettissimo per voi di educare santamente e cristianamente la vostra prole; sarà obbligo di dare ai propri figliuoli il buon esempio, di educarli nel santo timore di Dio, e di farne tanti onesti e virtuosi cittadini.

            Ma per adempiere a tanti doveri di sposi, di padre e di madre di famiglia, voi avete bisogno della divina grazia. Questa divina grazia vi fu conferita stamane nel Sacramento del matrimonio; ora voi dovete custodirla e farla crescere con la preghiera e con le buone opere. Persuadetevi, figliuoli miei carissimi, che ogni bene scende dal Cielo. Se voi volete che la vostra unione sia veramente santa e pacifica, levate gli occhi al Cielo e pregate. Se voi volete esattamente adempiere gli obblighi del proprio stato, imploratene da Dio gli aiuti necessari. Se voi volete formare una famiglia veramente cristiana, una famiglia in cui regni la pace, l’ordine, la tranquillità, pensate di vivere col santo timore di Dio; procurate che il santo timore di Dio sia la base di tutte le vostre azioni; procurate che Gesù e Maria siano i padroni del vostro cuore, della vostra famiglia, della vostra casa, dei vostri averi; frequentate i Sacramenti, almeno ogni mese, recitate il santo Rosario ogni sera, sopportate con pazienza le contrarietà della vita, siate scrupolosi nell’osservanza dei precetti della Chiesa, e siate sicuri che vivendo in questo modo sarete felici per quanto in questa terra si può esserlo. Allora diventerete infelici, quando vi allontanerete da questi insegnamenti, che io stamane come ministro del Signore vi ho dato. Iddio vi ha parlato stamattina per bocca mia; scolpitevi perciò questi insegnamenti nel cuore e nella mente e metteteli in pratica, e non solo sarete felici in questa vita ma, quello che più importa, dopo questa vita acquisterete una felicità sempiterna nel Paradiso “.

(Scritti vol. 55,0999)

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