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I Capisaldi della Santità 2

I CAPISALDI DELLA SANTITÀ DI S. ANNIBALE

(P. Nicola Bollino r.c.j.)


PARTE II
SULLE TRACCE DELLA SANTITÀ DEL PADRE

     Il 31 ottobre 1890 P. Annibale confida al suo direttore spirituale: "Padre sento gran desiderio di N.S.G.C. e la sua divina presenza mi riesce assai amabile. Vorrei fare assai per la sua gloria e salute delle anime. Vorrei farmi gran santo a questo fine".
     Il 24 luglio 1906 scrive alcuni "proponimenti" sul tema biblico: "Fammi conoscere la via da percorrere".
     Alcuni proponimenti:

- privare i sensi di ciò che possa dilettarli anche lecitamente nel mangiare, nel bere e concedere loro ciò che è necessario in ordine allo spirito...
- stare alla Divina Presenza per ricordare qualche punto della meditazione, qualche verità ecc. perché potesse lavorare alla rinuncia del sensibile anche delle immagini...
- in caso di mancanza, rinnovare i propositi "dolcemente e fortemente come fosse la prima volta".
     P. Francesco Bonaventura Vitale nel suo volume "Annibale Di Francia nella vita e nelle opere" nel trattare la vita interiore del Padre oltre alle virtù teologali, ai voti religiosi, parla dell'Amore a Gesù, dello spirito di preghiera, del desiderio di perfezione e che: "Voleva copiare in se stesso l'immagine del S.N.G.C. ed essere perfetto in quanto all'umana natura è possibile. E per tutta la vita si studiò di avanzarsi sempre in quest'arte divina, mai raggiungibile in modo assoluto, avendo per modello lo stesso Figliuol di Dio" (pag. 601).
     Lo stesso P. Vitale offre alla Congregazione un contributo-testimonianza: il bellissimo volumetto: "Innamoratevi di Gesù Cristo" a "Compieta della sua vita", il 24 maggio 1950, come scrive nella prefazione. In esso rammenta quelle parole dettegli dal Padre come una consegna dopo l'incontro spirituale avuto per le vie di Messina.

     Innamorarsi di Gesù Cristo, imitare Cristo....ecco la pista.
     Ne troviamo conferma negli scritti del Padre.
     Il titolo degli appunti di un ritiro spirituale fatto a Trani il 20 settembre 1910 suona così: "IMITAZIONE DI GESÙ SIGNOR MIO".
     Lo scritto è costituito da 37 articoli nei quali è disegnata la sua imitazione di "Gesù Signor mio", il suo progetto di santità.
     Questa imitazione offre alcune prospettive:

I - La via della Carità
a) - Verso Dio
     Imitazione di Gesù nei rapporti col Padre
     "Procurò sempre la gloria del Padre".
b) - Verso il prossimo
     Imitazione di Gesù nell'amore del prossimo
     "Amò la povertà e amò i poveri e i piccoli".

II - La via della Croce
     Imitazione delle virtù dell'uomo-Dio
     "Fece sempre la Volontà del Padre suo"
     "Amò e sospirò la Croce"
     "Fu mansueto e umile e lavò i piedi agli apostoli".

III - La via dell'Eucarestia - Il Rogate
     Imitazione del dono di sé
     "Diede tutto se stesso nella vita, morte e resurrezione e nella SS. Eucarestia".

IV - La via mariana
     Imitazione dell'amore alla sua Madre SS.
     "Amò la sua mamma Maria"

     Queste quattro piste ne presuppongono delle altre che ad esse si collegano e con esse si intersecano come la preghiera, il Rogate e l'azione dello Spirito Santo.
     Scarnendo al massimo lo svolgimento del tema diremo che i "capisaldi dell'itinerario della santità" del Padre percorrono:
- la via della carità
- la via della croce
- la via eucaristica e il Rogate
- la via mariana.
     Questi tracciati essenziali non sono esaustivi della grande e complessa santità del Padre, ma ci avvicinano maggiormente alla misteriosa realtà soprannaturale.


 

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