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Una Grande Parola - Oria

Osservazione su

"Una Grande Parola di N.S.G.C."

 

Premessa
     Nel 1922 dal 24 al 29 maggio durante il Congresso Eucaristico Nazionale di Roma Padre Annibale distribuì un opuscolo dal titolo: Osservazioni su "Una Grande Parola di N.S.G.C.".

1.1. Congresso Eucaristico Nazionale
     Il 24 maggio 1922 iniziava in Roma la celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale e al mattino di quella giornata in Piazza S. Pietro, Vescovi, Cardinali, Prelati e semplici fedeli ebbero tra le mani un opuscolo di 20 pagine che veniva distribuito da alcuni religiosi. Portava un enfatico titolo: Osservazioni su "Una Grande Parola di N.S.G.C." stampato in Messina dalla Tip. Antoniana del S. Cuore e a firma del Can. Annibale M. Di Francia. È datato il 21 maggio 1922 - dom 5^ dopo Pasqua.

1.2. Primo messaggio GMPV
     Leggendo il contenuto di questa "Grande Parola" si ha l'impressione di trovarsi di fronte al primo vero messaggio per la GMPV. Quelli che hanno scritto i Sommi Pontefici successivamente dal 1964 con Paolo VI sembrano ispirati e modellati su questo.

1.3. A chi si rivolge
     L'autore nella introduzione si rivolge ai Principi di S. Romana Chiesa, Vescovi, Arcivescovi, Patriarchi e Convenuti per il Congresso Eucaristico di Roma e sottopone loro delle "osservazioni " poggiate su una "Grande Parola" di N.S.G.C. quella del "Rogate" che fu definita "Comando" da 2 Sommi Pontefici ed ha con la SS. Eucarestia una
               "relazione...intima, vitale, indispensabile e fruttuosa".

1.4. Il Gran Comando
     
La Grande Parola è riportata dagli Evangelisti Matteo e Luca. Gesù vide "i popoli della Giudea abbandonati senza chi avviasse pel diritto sentiero".
E mosso a compassione esclamava:
               "La Messe è molta, ma gli operai sono pochi, pregate dunque il Padrone della messe perchè mandi operai nella sua messe".

1.5. Con lo sguardo al futuro
     Gesù teneva presente il tempo futuro "fino alla fine dei secoli..." deplorava nel suo cuore la scarsezza di "Evangelici operai" e indicava il
               "gran rimedio infallibile con quel Divino Comando..."
"Rimedio Infallibile": perché non può fallire quasi a dire:
               
'se me li chiedete ve li darò, altrimenti non li avrete'.
Egli stesso lo usò quando scelse gli Apostoli ... passando la notte in preghiera...

1.6. Penuria Universale
     Qui l'autore passa in rassegna la situazione del suo tempo.
               C'è un grande bisogno di operai nella "mistica messe" nelle diocesi e nelle parrocchie e di ciò i vescovi sono coscienti.
Qui l'autore si fa alcune domande:
               "Cosa succede a tante anime? Chi raccoglie i bambini? Chi annuncia la Parola di Dio? Chi aiuta i moribondi?" Nelle Missioni si verifica l'abbandono delle anime anch'esse redente dal sangue di Cristo, i bambini muoiono senza battesimo, mangiati dagli animali, gettati nei fiumi o abbandonati sotto gli alberi... i popoli muoiono senza conoscere Dio e il loro fine ultimo...
Si chiede perché?
               R. Perchè mancano gli operai della messe e scarseggiano i missionari.

1.7. Necessità di obbedire al Divino Comando
     
La compassione!
Se questa è la situazione – e qui il Padre si pone una serie di altri "perché"
          - Perché non ricorrere al "grande infallibile rimedio?"
          - Perché le anime che amano G.C. e gl'interessi del suo Cuore non pregano per i Buoni Operai?
          - Perché nei libri di devozione non c'è questa preghiera?
          - Perché i Congressi Eucaristici non ne parlano?
          - Perché quelli che annunciano la Parola di Dio non esortano ad obbedire a "quel divino comando"?
          - Perché non ricorrere al "grande infallibile rimedio?"

1.8. I Sommi Pontefici
     Nel suo articolo P. Annibale ritiene che i Sommi Pontefici Pio X, Benedetto XV e Pio XI iniziarono a fare "qualche cosa", quasi un preludio per la diffusione di questa preghiera nella Chiesa universale.

          - Pio X: il versetto rogazionista
Il Padre in una udienza aveva chiesto al Papa di poter inserire, nelle Litanie Maggiori, nei suoi Istituti, il versetto "Ut dignos ac sanctos operarios in messem tuam copiose mittere digneris... Te rogamus audi nos" .
Il Papa Approvò la richiesta.

          - Benedetto XV: si iscrisse alla Pia Unione Universale della R.E. del Cuore di Gesù,
"autoritativamente": s'interessò del "divino comando" che Gesù (diceva) aveva dato "autoritativamente", l'Indulgenza Plenaria: lodò lo scopo di questi Istituti e concesse l'Indulgenza Plenaria a quanti per un'ora avessero pregato dinanzi a Gesù Sacramentato per le Vocazioni (10 maggio 1921).

          - Pio XI: "Opera delle Opere"
Quando a Pio XI fu presentata la "Pia Unione romana" la lodò e la definì: "Opera delle Opere".
Il Padre: "Dio parla per bocca del suo Vicario!" Pregare per le Vocazioni è opera delle opere perché l'ha comandata Gesù e perché da essa fiorisce il sacerdozio cattolico che è quello stesso di Gesù Cristo il quale aveva detto come il Padre ha mandato me, così io mando voi ... "luce del mondo e sale della terra". "Opera delle opere" quando diventa Istituzione! "Opera madre" di tutte le opere, generatrice di tutte le  opere grandi e sante per la gloria di Dio e il bene delle anime, per la realizzazione della missione della Chiesa nel mondo.

1.9 Preghiera e azione
     - È necessario che alla preghiera si unisca l'azione!
     - Quando questa sarà divenuta "popolare e diffusa" allora farà comprendere a tante persone l'importanza di avere sacerdoti eletti e le muoverà ad operare per l'educazione e la riuscita di quelle vocazioni per le quali hanno pregato.
     - Quando questa preghiera sarà penetrata nei Seminari, i seminaristi avranno una regola a cui ispirarsi: il comportamento e la loro preghiera sarà di beneficio con la perseveranza e la riuscita.
     - "Se le vocazioni non sono frutto di preghiera sono un danno per sé e per la Chiesa".

1.10 Effetti di questa preghiera: operare il bene
     - Il beneficio non solo in rapporto ai sacerdoti, ma anche a quanti il Signore spinge con la sua grazia ad operare il bene nella S. Chiesa e nella messe delle anime.
     - I governanti. Tra i primi sono i governanti cattolici. Essi sono il braccio destro della religione e possono fare un immenso bene.
     - I buoni educatori ed educatrici . Gli educatori cattivi sono flagelli, rovina delle anime, uragano, tempesta, ciclone, come gl'insegnanti atei, miscredenti e immorali.
     - maestri, educatori, e direttori d'istituto ... credenti e timorati di Dio che oltre ad istruire la mente istruiscono anche il cuore.
     - i genitori hanno nelle loro mani "la gran messe delle future generazioni" perché edificano con il buon esempio, tengono lontani dai pericoli dell'anima, danno un'educazione cristiana ai loro figli.

Esortazione finale
     Che questa preghiera diventi universale
Il Signore faccia in modo che questa preghiera diventi Universale che spalanchi i cieli e faccia piovere eletti che distruggano il regno del peccato ed edifichi quello di Dio.

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