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Scheda Animazione Aprile 2023

 

Scheda Animazione N. 4 Aprile 2023

 

"Comunicare il Risorto"

 

"Beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv, 20,29).

 

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita).

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni 2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni" tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri gloriosi

 

1° La risurrezione di Gesù.
- Perché la nostra riflessione sul mistero della redenzione rafforzi la nostra fede nella risurrezione del Signore.

 

2° L'ascensione di Gesù al cielo.
- Perché il mandato di Gesù agli apostoli di fare discepole tutte le nazioni coinvolga anche noi nella diffusione e nell'annuncio del Regno di Dio.

 

3° La discesa dello Spirito Santo.
- Perché con l'aiuto dello Spirito Santo testimoniamo al mondo con la nostra vita la morte e la risurrezione di Gesù.

 

4° L'assunzione di Maria.
- Perché imitando le virtù della Vergine Maria anche noi come redenti possiamo conseguire la gloria nel Regno dei cieli.

 

5° L'incoronazione di Maria Regina.
- Perché la Vergine Maria, Regina del cielo e della terra, accompagni noi suoi figli devoti ad occupare il posto preparato dal Signore Gesù.

 

ll S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
• Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati.
• Impegno del mese di aprile: ricordare che il dolce pasquale dell'agnello immolato rappresenta il sacrificio perenne di Gesù sulla croce.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

La Parola del Padre

  

"..... Il tema del mese "Comunicare il Risorto" trova una perfetta risonanza nella vita di S. Annibale. Egli esprime questo zelo nella Risurrezione di Gesù in una lettera personale scritta al Prof. Tommaso Cannizzaro nel 1916, in cui indica nella risurrezione il preciso motivo della sua identità divina nel brano del Vangelo di Giovanni (20,24-31). Il detto letterato nei suoi insegnamenti e scritti non ammetteva la divinità di Gesù Cristo; la lettera del nostro santo mira a fornirgli elementi validi e certi per credere invece nella divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Nel 1921 in punto di morte il professore abiurò i suoi errori dottrinali, ricevette i santi sacramenti e morì nella comunione della Chiesa. Ecco la testimonianza:

 

"....... Professore carissimo, la bontà del Signore che l'ha creato e l'ha redento col Sangue suo preziosissimo, lo vuole salvo, e lo chiama alla Fede vera per mezzo di me indegno suo Ministro. Non resista più oltre a corrispondere al divino avviso. Non abbia a disonore prostrarsi ai piedi di Gesù Signor Nostro vero Dio e vero Uomo, e dirgli: «Signore, ecco il Figliuolo prodigo che a Voi suo Dio ritorna implorando misericordia eterna!».
Anche il Santo di cui Lei porta il nome, ci racconta il Vangelo che fu incredulo, non voleva credere alla Risurrezione di Nostro Signore sebbene gli altri Apostoli gli attestavano di averlo essi stessi veduto risorto. Allora, dice il Santo Evangelo, Gesù Cristo comparve nel cenacolo a porte chiuse (ecco il Dio!) e rivoltosi a Tommaso gli disse: "Tommaso, tu hai detto che se non mi vedevi con gli occhi tuoi, risorto, e se non avessi messo il tuo dito nelle mie piaghe, non mi avresti creduto. Orbene, avvicinati, metti il tuo dito nelle mie piaghe e non voler essere incredulo, ma fedele". A queste parole San Tommaso si avvicinò tremante, mise il suo dito nelle piaghe del Signore, cioè in quelle delle mani e del sacro costato, e pieno di pentimento, gettandosi ai piedi di Nostro Signore, esclamò: "Mio Signore e mio Dio!", e non poté dire altro perché la commozione lo impediva. E Nostro Signore subito aggiunse: "Tu hai creduto, o Tommaso, perché vedesti, ma io ti dico: beati quelli che crederanno senza vedere!". «Professore carissimo, creda anche Lei alla divinità di Gesù Cristo e sarà beato!.......
San Pier Niceto, 6 gennaio 1916" (Lettere del Padre vol. II pag. 58).

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