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VoltoCenacoli Padre Annibale

Comunicazioni 05

Scheda Animazione Marzo - Aprile 2025

 

Scheda Animazione N. 2 marzo - aprile 2025

 

Diaconi permanenti nella Chiesa sinodale

 

"Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico ..."(At 6,2-3).

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita)

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni
2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni".
tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri della Luce

 

1° Mistero della Luce: Il Battesimo di Gesù nel Giordano.
- Perché i sacramenti della iniziazione cristiana, per il ministero diaconale ricevano nel popolo di Dio una forte spinta alla crescita della fede.

 

2° Mistero della Luce: Le Nozze di Cana.
- Perché la vita coniugale affiancata dal servizio pastorale dei ministri si rivesta di testimonianza cristiana nella Chiesa e nella società.

 

3° Mistero della Luce: L'Annuncio del Regno di Dio e la conversione.
- Perché i valori del regno di Dio, per la carità e la Parola, siano vissuti dai fedeli nella giustizia, nella verità e nella pace.

 

4° Mistero della Luce: La Trasfigurazione di Gesù.
- Perché le funzioni sinodali dei diaconi permanenti alimentino la vita quotidiana dei fedeli alla luce del Vangelo.

 

5° Mistero della Luce: L'Istituzione dell'Eucarestia.
- Perché il ministero dei diaconi permanenti sostenga la testimonianza nell'azione pastorale intorno all'efficacia dell'Eucaristia.

 

Il S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).

 

IV. Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati...

 

V. Impegno dei mesi di marzo e aprile: offrire la Via Crucis della Quaresima per il ministero dei diaconi permanenti.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

Il pensiero di S. Annibale

 

Diaconi permanenti nella Chiesa sinodale

Per dare il contributo al tema della rivista rileviamo che il diaconato permanente nella Chiesa Cattolica risale alla Bolla Ad pascendum del 15 agosto 1972 sotto il pontificato di S. Paolo VI e pertanto notevolmente lontano dal periodo del diaconato di P. Annibale M. Di Francia (26 maggio 1877). Due elementi caratterizzano questo periodo del diaconato di P. Annibale: l'esperienza dell'apostolato tra i poveri del Quartiere Avignone di Messina e l'impegno culturale di difendere la fede cattolica attraverso la stampa. Per rilevare il secondo aspetto di questo periodo ci serviamo di una sintesi dell'articolo di P. Annibale pubblicato su La Gazzetta di Messina in data 30 agosto 1877 di cui cogliamo gli elementi essenziali del curatore dell'Epistolario Ciro Quaranta.

 

"1) Il diacono Annibale M. Di Francia manda una lettera aperta al giornale "La Gazzetta di Messina" per indicare i principi teologici concernenti gli esorcismi. Il suo intervento prende spunto da un servizio pubblicato nel mese di agosto 1877 sul giornate locale "La Gazzetta di Messina" in cui aveva commentato in modo provocatorio il caso di una contadina del Villaggio Ganzirri, che sarebbe stata invasa dallo spirito maligno. Annibale M. Di Francia, ancora diacono, precisa in modo brillante gli aspetti dottrinali circa i fenomeni delle possessioni diaboliche e illustra i principi teorici che regolano gli esorcismi secondo la teologia cattolica.

2) Il giovane Annibale insiste soprattutto sul fatto che siano reali le ossessioni diaboliche, come è attestato anche dal Vangelo. E' già diacono da qualche mese, è sempre un assiduo corrispondente del settimanale messinese "La Parola Cattolica". I suoi interventi sul periodico sono quasi sempre in difesa della dottrina cattolica, anche perché in quel tempo vi era molta ignoranza religiosa e molta superstizione.

3) Le nuove norme legislative dello Stato italiano tradivano un orientamento visibilmente anti-ecclesiastico; unitamente a ciò, l'ideologia risorgimentalista aveva fatto breccia tra gli strati borghesi e nella piccola nobiltà locale, creando un clima di anticlericalismo, come traspariva dalle relazioni sottoposte alla Santa Sede da parte dei Vescovi, in occasione delle periodiche visite ad limina.

4) Le classi elevate erano ormai sostanzialmente scristianizzate, lontane dalle tradizionali pratiche religiose, portatrici di convinzioni ed atteggiamenti anticlericali. L'indifferentismo le aveva ormai conquistate, tanto da far dire al diacono Annibale che i redattori de La Gazzetta, avevano "la sventura di torpidire in braccio ad un arido indifferentismo e nel totale oblìo delle più tremende verità della Fede" e che "nelle classi elevate non c'è religione pratica e generalmente nel ceto alto e medio si vive con poco pensiero della salute spirituale".

5) Da notare tuttavia che se gli ambienti socialmente ed economicamente più elevati erano fonte di costanti preoccupazioni per il clero messinese, gli strati popolari continuavano ad essere molto legati alla religione tradizionale, tenendo vive tra l'altro, quelle pratiche di pietà e di devozione che, per la popolazione siciliana, erano profondamente connaturate alla fede cattolica.

(Epistolario di Ciro Quaranta vol. l pagg. 77-80)

 

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