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VoltoCenacoli Padre Annibale

Comunicazioni 05

Scheda Animazione Marzo 2023

 

Scheda Animazione N. 3 Marzo 2023

 

La Chiesa

 

"Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica" (Credo niceno-costantinopolitano).

 

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita).

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni 2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni" tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri dolorosi

 

1° Gesù suda sangue nell'orto del Getzemani.
- Perché i battezzati rimangano fedeli alla Chiesa fondata da Cristo come strumento di salvezza e appartenenza del popolo di Dio.

 

2° La flagellazione di Gesù.
- Perché nella Chiesa in cammino gli scandali e le persecuzioni non indeboliscano la fede ma rendano testimoni responsabili della vita cristiana.

 

3° La coronazione di spine.
- Perché i fedeli nel loro cammino cristiano non interrompano i contatti con i fratelli a causa di relazioni difficili ma le evangelizzino con umiltà e pazienza.

 

4° Gesù sale al Calvario carico della croce.
- Perché il difficile contesto sociale, culturale e comunitario nella nostra vita non comprometta la nostra fede ma ci renda testimoni autentici del Vangelo che ci salva.

 

5° Gesù muore in croce.
- Perché la preziosa morte di Gesù proiettata verso la risurrezione ravvivi la nostra fede verso le promesse del regno di Dio nella gloria futura.

 

ll S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
• Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati.
• Impegno del mese di novembre: offrire una S. Messa per le anime dei sacerdoti più dimenticati.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

La Parola del Padre

  

Nella vita di S. Annibale troviamo un singolare episodio che rivela di lui la strenua difesa della fede, l'attaccamento alla Chiesa e alla divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Siamo nel settembre del 1875, anni giovanili del Padre, quando giunse a Messina l'eretico Ernest Renan, autore del suo ultimo libro sulla vita di Gesù, dove rinnega la divinità del Signore. S. Annibale sul giornale "La Parola Cattolica" raccoglie idealmente tutti i cristiani e soprattutto i fedeli messinesi per sottrarsi a questa presenza che veniva ad inquinare le menti e la fede della cattolica Messina, promuovendo contemporaneamente incontri di preghiera e di lode alla divintà del Figlio di Dio.

 

«Salve, o fede gloriosa! Tu sei stata sempre il decoro dei Padri nostri; tu sei la nostra più bella e vagheggiata aureola! Per te noi tutti andiam lieti di confessare che Gesù Cristo è vero Dio e Vero Uomo, il quale come Dio diede un valore infinito alla sua espiazione dei peccati degli uomini, e come Uomo la compì in mezzo ad ineffabili dolori, bevendo fino all'ultima goccia l'amaro calice della sua Passione.
«Per te, o fede gloriosa, confessiamo che Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, perpetuò il suo ministero di Redenzione nella sua Chiesa, da Lui stesso fondata, dal divino Spirito santificata, e della quale Egli è la pietra angolare, il capo invisibile
rappresentato nella persona augusta del suo Vicario, il Sommo Pontefice di Roma.
«Per te finalmente, o fede gloriosa, crediamo e confessiamo che il Nostro Signore Gesù Cristo, per un miracolo della sua onnipotenza, e per un tratto ineffabile dell'amor suo per gli uomini, si è lasciato realmente e sostanzialmente nel divin Sacramento dell'altare, per nutrire così col suo Sangue preziosissimo e con le sue Carni immacolate la sua mistica Sposa, la Chiesa.
«Noi adunque, cattolici messinesi, rinnoviamo oggi la protesta della nostra fede e gli slanci dell'amor nostro verso il divin Redentore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, oggi che viene a profanare con la sua presenza la nostra cattolica Messina un infelice apostata, Ernesto Renan; colui che osò oltraggiare alla divinità del Signore Nostro Gesù Cristo, che trovò finanche parole di scherno per deridere la sublime agonia del Divin Redentore; colui che nel suo cuore non intese sentimenti di affetto che per Giuda il traditore! Non vi sia tra di noi chi non protesti altamente, chi in alcun modo faccia omaggio, plauso, fosse anche con la sola presenza, all'autore del più abominevole, del più detestabile tra i perversi ed empi libelli, che la rivoluzione e le sette infernali, nemiche al nome di Dio, portano da per tutto in
trionfo.
«E mentre gli stolti ed illusi battono palma a palma, perché impunemente questa infelice creatura osa portarsi di città in città senza alcun rossore, noi raccogliamoci nei nostri templi levando cantici di lodi e benedizioni al nome dolcissimo del Redentore, e plachiamo con umili preci la sua collera giustamente
irritata per le colpe degli uomini; e che un solo sia il sentimento di tutti, un solo l'affetto, il pensiero, il grido di amore: Viva Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo!».
(Memorie biografiche vol. pag. 225-226).

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