Scheda Animazione Aprile 2021

 

Scheda Animazione N. 4 Aprile 2021

 

"L'evangelizzazione nell'odierno scenario culturale"

 

"... e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza" (1Cor 2,4).

 

I. Invocazione allo Spirito Santo. Lettura della Parola della domenica o festa seguente (Riflessioni partecipate e applicazioni alla vita).

 

II. Coordinate spirituali: finalità del "Cenacolo P. Annibale":
1°. Pregare per le vocazioni 2°. Far pregare specie ammalati e anziani
3°. Essere "buoni operai" nel proprio stato di vita.
4°.
Spiritualità Rogazionista: (vedi "La Parola del Padre" pag. seguente).

 

III. Rosario Mariano-Vocazionale: le intenzioni di preghiera si affidano alla intercessione di Maria, "Madre delle Vocazioni" tutta le sue dimensioni.

 

 Misteri dolorosi

 

1° Gesù suda sangue nell'orto del Getzemani.
- Perché la Risurrezione di Gesù sia annuncio certo e impegnativo per la nostra storia e per la nostra fede.

 

2° La flagellazione di Gesù.
- Perché possiamo vivere il nostro cammino di fede proiettati verso i beni futuri che non ci saranno più tolti.

 

3° La coronazione di spine.
- Perché la presenza dello Spirito sia certezza personale da vivere prima di annunciarla.

 

4° Gesù sale al Calvario carico della croce.
- Perché la nostra preghiera sia rivestita di fiduciosa certezza nella intercessione della nostra Madre e Madre di Dio.

 

5° Gesù muore in croce.
- Perché la regale gloria riservata a Maria sia una meta alla quale tutti aspiriamo.

 

ll S. Rosario si conclude con la Salve Regina e la Preghiera per le Vocazioni (dal pieghevole di "Preghiamo con Maria Madre delle Vocazioni" oppure una simile).
• Condivisione - Testimonianza dei membri del Cenacolo sulla diffusione del Rogate e l'impegno del mese precedente - Lettura di alcune testimonianze de "Le Comunicazioni" delle altre sedi - Consegna a tutti della "Scheda di animazione" da diffondere specie tra anziani e ammalati.
• Impegno del mese di aprile: : offrire un S. Rosario per la conversione dei peccatori.

 

Manda Signore, Apostoli Santi nella tua chiesa

 

La Parola del Padre

  

Presentiamo in questo mese la lettera circolare a stampa tipografica indirizzata ai direttori di giornali con la quale padre Annibale prende le difese dei poveri che venivano arrestati per la falsa interpretazione della Legge Crispi che proibiva l'accattonaggio. È una lettera coraggiosa che rivela lo spirito del Vangelo nel suo tempo e il suo illimitato amore per i poveri e il particolare trasporto di carità verso gli emarginati e gli indifesi. Ecco alcuni brani:

 

....Se la povertà fosse un delitto, se il povero fosse lo stesso che un malfattore, perché Colui che venne al mondo per insegnarci ad amarci gli uni gli altri come fratelli, volle abbracciare la povertà e protesse i poveri, e dichiarò come fatto a sé stesso ciò che si fa ai poverelli abbandonati? Ma diranno taluni, non è un vantaggio pel povero essere tradotto in carcere, e quivi essere alloggiato ed alimentato?A chi fa questa obiezione si potrebbe dire: se voi foste nella posizione del povero, preferireste di essere condotto ad un tribunale, e condannato a sei mesi di carcere, anziché godere della personale libertà?...."
"..... Ma voi potete imprigionare tutti i poveri del mondo, potete accalappiarli come i cani e farli morire annegati, voi non potrete mai distruggere il sentimento della carità, che spinge a dare un soccorso agl'infelici. Vi saranno sempre cuori benefici, che vogliono dare a mangiare agli affamati, che vogliono vestire i nudi che vogliono considerare i poveri cadenti ed abbandonati come propri fratelli, che vogliono sentire la dolce consolazione di far loro del bene, siano pure mendichi dispersi tra le pubbliche vie, dove spesso ne abbiamo veduti prossimi a morire di fame!...."
"..... Nonostante la differenza di principi religiosi che forse ci separano nel campo della Fede, io ritengo che la S.V. si abbia un cuore inclinato alla compassione verso i derelitti. Io faccio dunque appello ai suoi sentimenti umanitari, e la prego che voglia per mezzo del suo Giornale, definire il giusto concetto della repressione delle questue illecite e anche dei modi vessatori, e voglia metter fuori dell'applicazione rigorosa della Legge i poveri infelici vecchi, cadenti, inabili al lavoro, o offesi della persona, e che non trovano ricovero nei pubblici Ospizi, nonostante le reiterate insistenze che fanno molti di questi poveri, per come a me consta, e presso l'Ospizio di Collereale, e presso le Piccole Suore dei Poveri, e presso la Casa Pia. Sembrami che tutti costoro siano degni di compassione e di aiuto, e non d'inquisizione poliziesca, e di carceri. I poveri miseri derelitti non possono da sé stessi farsi ragione, non hanno avvocati, che, prendano energicamente la loro difesa, non hanno giornali che si occupino di loro e ne procurino i vantaggi; essi sono oggi il rifiuto della società, e non sono creduti degni neanche di vivere! Valga questa considerazione a maggiormente muovere l'animo bennato della S.V. per prendere a cuore la causa di questi deboli ed oppressi, ed esercitare, così la nobile virtù della carità, per la quale si avrà le benedizioni di Dio e degli uomini!

Accetti, Egregio Signor Direttore, le espressioni del mio più sincero rispetto, e mi creda: Suo dev.mo Servo, Can. A. M. Di Francia.

Messina, lì 30 Agosto 1899 (Scritti vol. VII pag. 462)