^Back To Top

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

Domenica 090918 ANTIFONA D’INGRESSO  Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

 

 COLLETTA    O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

 

 SULLE OFFERTE     O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE      Come il cervo anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio: l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. (Sal 42,2-3)

 

 DOPO LA COMUNIONE     O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

 

PRIMA LETTURA (Is 35,4-7a)

Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto.

Dal libro del profeta Isaia

Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi".
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 146)

Salmo 090918 Il Signore è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati, il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge lo straniero. R.

Egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie degli empi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione. R.

 

 

 

 

SECONDA LETTURA (Gc 2,1-5)

Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli eredi del regno?.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.
Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: "Tu siediti qui comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti in piedi lì", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello", non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mc 7,37)

R. Alleluia, alleluia.

Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti.

R. Alleluia, alleluia.

 

+ VANGELO (Mc 7,31-37) Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidóne, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decapoli.
E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno.
Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!".

Parola del Signore.

Domenica 090918 2

Copyright © 2016. Santuario Madonna della Grotta  Rights Reserved.