La Vita Consacrata

P. Annibale nei Regolamenti da lui scritti per le sue comunità femminili dà alcuni suggerimenti riguardanti il comportamento delle religiose. Egli si preoccupa di formare le sue suore alla virtù interiore, esortandole ad essere testimoni (dare il buon esempio al mondo laico).

“La Superiora deve attendere piuttosto a prevenire un tanto male stando attentissima a correggere i piccoli difetti dolcemente e fermamente … Deve mettersi … con tutta se stessa, innanzi alle porte per cui entra il rilasciamento,…e tenerle ermeticamente chiuse. Deve pregare, vigilare e pregare continuamente pel suo mistico gregge affinché il leone infernale che rugge attorno all' Ovile non vi entri per divorarne nemmeno una sola.

Deve anzi tutto…tenere essa stessa una condotta irreprensibile e santa, dando il buon esempio di ogni virtù religiosa e di ogni sacrificio per Nostro Signore, e pel bene della Comunità e di ognuna in particolare.

Questi, e non i continui aspri rimproveri o le frequenti punizioni gravi, specialmente corporali, sono i mezzi efficaci come correggere le suddite e condurle alla perfetta osservanza, per modo che la Casa sia un giardino fiorito di anime elette in cui trovi le sue delizie il divino eterno Amante Gesù!...

Le Suore di vita attiva si trovano in mezzo alla Società, e debbono edificare tutti. Tengano presente le parole dell' Apostolo S. Paolo:

“Modestia vostra nota sit omnibus ominibus". Per modestia s' intende ogni contegno edificante; e le altre parole dell' Apostolo: Noi siamo obbligati di dare il buon esempio ai sapienti e agli insipienti: e le altre parole: ne vituperetur Ministerium vestrum: affinché il vostro Ministero non sia vituperato

Il che significa: Diportatevi in modo che il vostro ministero di Carità e di Religione non venga biasimato, e non cada in discredito.

La Suora edificante incute grande rispetto, e guadagna molte anime a Dio.

Nessuna deve entrare in familiarità con chi si sia, non bisogna ridere confidenzialmente con persone estranee, non parlare loro di cose di Comunità.

Può la Suora ammettere qualche amicizia con persona proba e spirituale, ma anche qui si vuole il giusto limite. La buona religiosa non deve legare il suo cuore che con Dio”.

(Scritti vol.1,4383)